Il Centro non è uno zoo né un parco faunistico ma un centro di recupero.
Il servizio di emergenza del Centro è infatti operativo per il recupero o la cattura di esemplari di fauna esotica che vengano segnalati sul territorio nazionale.
Sono infatti sempre più numerosi gli avvistamenti di animali esotici in libertà; anche in questi casi il Centro è dotato di attrezzatura specifica e di operatori qualificati per l’intervento diretto sul luogo di segnalazione.
Oltre agli animali recuperati direttamente, al Centro vengono affidati esemplari di fauna esotica – provenienti da tutto il territorio nazionale – posti sotto sequestro giudiziario dalle Autorità Competenti, e in particolare dai Carabinieri Forestali, per commercio e detenzione illeciti, maltrattamento, ecc.
Il Centro, che si propone quando possibile di essere un centro di accoglienza temporanea, è riuscito in più casi a ricollocare alcuni di questi animali all’interno di specifici progetti in centri e parchi europei ed extraeuropei.
Quando ciò non è possibile, gli animali vengono ospitati al Centro in via definitiva. Purtroppo infatti, nella maggior parte dei casi, la stretta vicinanza dell’uomo e i danni fisici e psicologici provocati dai maltrattamenti subiti, rendono questi animali ospiti fissi delle strutture del Centro, che negli anni sono costantemente evolute per garantire loro una vita serena e dignitosa. Nella maggior parte dei casi gli animali esotici non possono essere reintrodotti in natura sia per la mancanza di adeguati centri di accoglienza nei luoghi di origine, sia per cause correlate allo stretto rapporto che questi animali hanno avuto con l’uomo, sia infine per motivi sanitari.
Il Centro è autorizzato alla detenzione della cosiddetta fauna pericolosa, ai sensi del Decreto Ministeriale del 19/04/96, previsto dalla Legge n. 150 del 07/02/92, ed è uno degli unici tre C.R.A.S.E. (Centro Recupero Animali Selvatici Esotici) italiani, idoneo, autorizzato e convenzionato con il Ministero della Transizione Ecologica per l’accoglienza di fauna esotica confiscata.
Sottolineiamo che uno dei principali valori aggiunti dei centri e dei santuari è proprio quello di sapere e potere far fronte a svariate situazioni di emergenza che coinvolgono animali sequestrati provenienti anche da situazioni di grave maltrattamento e gestione inadeguata; negli anni ci siamo dovuti spesso occupare di esemplari appartenenti a diverse specie esotiche (pericolose e non) completamente snaturati e in pessime condizioni fisiche per i quali ci siamo attivati in un vero e proprio programma di riabilitazione psico-fisica.
In un’ottica di condivisione di esperienze e risultati e per sviluppare nuove prospettive volte alla salvaguardia e al benessere della fauna selvatica ed esotica, il Centro a livello istituzionale ha ritenuto opportuno ampliare i propri rapporti internazionali.
A partire dal 2011 ha infatti messo le basi per importanti collaborazioni a livello europeo, che si sono concretizzate con la partecipazione dei responsabili a due meeting, in Olanda e in Inghilterra, con altri 13 centri europei. Questa esperienza ha portato nell’autunno 2012 alla costituzione formale di E.A.R.S. (European Alliance of Rescue Centres and Sanctuaries), una fondazione (di cui naturalmente il Centro è uno dei membri fondatori) nata proprio con lo scopo di unire più Centri di recupero e Santuari europei con la stessa missione, volta allo sviluppo di nuovi e importanti progetti. http://ears.org/