La storia di Kora
Kora è giunta al Centro il 15 gennaio 2009 a seguito di un sequestro da parte del Corpo Forestale dello Stato al porto di Palermo, dopo essere stata trovata all’interno di un camper proveniente da Viareggio; strappata prematuramente alla madre, la leonessa, che allora pesava meno di 5 kg e aveva circa 50 giorni di vita, aveva subito uno stress davvero grande.
Veniva sfruttata da alcuni fotografi per attirare i clienti in prossimità di un circo e per questo era continuamente sottoposta a sofferenze inutili in quanto costretta in uno spazio molto angusto, assolutamente non idoneo al benessere di un animale. Kora è giunta al Centro poco dopo l’arrivo di Kuma un altro cucciolo di leone sequestrato ad un’agenzia fotografica che lo sfruttava per scattare foto ricordo in prossimità del circo. Nel mese di novembre del 2009 Kuma e Kora sono stati trasferiti all’interno della grande nuova struttura di oltre 800 mq appositamente costruita per i leoni nostri ospiti.
Purtroppo nel novembre 2010, dopo un complesso iter diagnostico e sanitario, Kuma all’età di soli due anni ci ha lasciati. I gravi maltrattamenti subiti, insieme alla scorretta gestione nelle prime settimane della sua vita, lo hanno infatti segnato per sempre. Una terribile malformazione del cranio e una gravissima patologia neurologica sono state purtroppo le cause che lo hanno portato ad una morte prematura.
Per tutti noi ma soprattutto per Kora sono stati momenti molto dolorosi, ma grazie all’arrivo di Leo si è aperta una nuova pagina di vita del Centro.
Da fine ottobre del 2011, infatti, Kora vive con Leo, un giovane leone giunto a settembre del 2010, affidatoci dal Corpo Forestale dello Stato a seguito di un sequestro per detenzione illecita e maltrattamento.
Come è accaduto per altri animali arrivati al Centro completamente snaturati dall’uomo, Leo, non aveva la consapevolezza di essere un leone: il nostro scopo è stato sin dai primi giorni quello di fargli conoscere i suoi simili e quindi riscoprire la sua vera natura; il preciso intento è stato quello di riuscire ad adattarlo con Kora, permettendogli così di vivere una vita, seppur in cattività, nel rispetto delle sue esigenze.
L’adattamento è stato lungo e difficile. Leo non era abituato ad alcun tipo di contatto fisico con i suoi simili, pertanto, seppur incuriosito dagli altri, non accettava nessun tipo di vicinanza fisica. Ci siamo armati di infinita pazienza e ogni giorno lo abbiamo accompagnato in prossimità della struttura degli altri leoni per farli conoscere sempre più da vicino.
Abbiamo documentato tutti gli incontri da settembre dello scorso anno ad oggi: è stato molto faticoso, ma allo stesso tempo affascinante ed emozionante vedere come, giorno dopo giorno, Leo abbia riscoperto la sua natura e il desiderio di avvicinarsi ai suoi simili.
Per facilitarne l’adattamento, abbiamo costruito per Leo un’area di ambientamento adiacente alla nuova grande struttura dei leoni; questo spazio, gli ha permesso di essere costantemente in contatto con gli altri ed è stata una fondamentale tappa verso la realizzazione del nostro obiettivo. I mesi sono passati, Leo è cresciuto e ci sono stati i primi brevissimi incontri dopo i quali comunque ha preferito ritornare nel suo spazio. Poi un giorno Kora ha capito che Leo era piuttosto intimorito dalla sua naturale vivacità e ha incominciato ad essere più tranquilla, attendendo che fosse lui, con i suoi tempi, a cercarla.
Il 29 ottobre 2011 è stato il grande momento: sembrava un giorno come gli altri, l’ennesimo incontro, ma in quel pomeriggio d’autunno Kora, giocando con la palla, è riuscita finalmente a conquistare Leo!
Con l’avvicinarsi alla maturità sessuale di Leo, a luglio 2012 abbiamo messo a Kora l’impianto sottocutaneo per il controllo delle nascite, soprattutto in considerazione del nostro fondamentale principio di evitare le nascite di cuccioli in cattività.
Come era stato poi programmato, a ottobre dello stesso anno lo staff dei veterinari ha provveduto anche alla vasectomia di Leo (non si è potuto procedere prima della confisca definitiva e l’affidamento al Centro); l’intervento è stato rapido ed è stato anche un’occasione per effettuare alcuni esami di controllo. Per evitare le nascite da sempre il Centro preferisce praticare la vasectomia negli individui maschi poiché è un intervento meno invasivo che evita alterazioni del comportamento naturale e permette agli animali di accoppiarsi senza riprodursi.
Purtroppo, nonostante tutte le precauzioni prese, la natura è stata più forte e, con nostro grande stupore e rammarico, il 3 gennaio 2013 sono nati Aslan e Nala, due splendidi cuccioli che Kora, pur essendo primipara e senza nessuna esperienza derivante dalla vicinanza di altre “mamme” leonesse, ha accolto e accudito amorevolmente.
Dopo poche settimane dalla loro nascita abbiamo cominciato così un nuovo adattamento, quello di Leo con i suoi cuccioli.
Come talvolta accade, infatti, il maschio può diventare violento con piccoli; in natura, questo comportamento, che ai nostri occhi può sembrare cruento e incomprensibile, accade prevalentemente con i cuccioli di altri maschi ed ha in effetti un significato importante e preciso in quanto garantisce al maschio non solo che la femmina sia nuovamente fertile ma soprattutto che il branco non includa discendenti di un rivale. Leo naturalmente, essendo l’unico maschio presente, non doveva confrontarsi con nessun altro ma c’era comunque la possibilità che potesse diventare aggressivo nei confronti dei cuccioli.
L’adattamento è andato per il meglio, grazie anche alla presenza fondamentale di Kora che ha fatto di tutto per garantire le giuste attenzioni al suo compagno senza ingelosirlo ed ora Kora, Leo, Aslan e Nala convivono tutti insieme formando una meravigliosa famiglia!