La storia di Syria, Morgan e Igor

Syria, Morgan e Igor sono 3 esemplari di tigre del Bengala, affidati al nostro Centro il 19 febbraio 2009.

La loro storia ha davvero dell’incredibile: sono stati sequestrati, a seguito della segnalazione di Striscia la Notizia, ad un canile di Somma Lombardo.Le tigri coinvolte nel sequestro erano 8: le tre più giovani sono state accolte da noi (Morgan, Igor e Syria), le altre 5 sono state portate al C.R.A.S.E. di Semproniano, una struttura allora gestita dal Wwf.

Le operazioni di trasferimento nella struttura del Centro sono andate per il meglio ed è stato emozionante poterle vedere esplorare la loro nuova casa e muoversi liberamente dopo i mesi trascorsi nelle gabbie anguste e senza sole della struttura di Somma Lombardo.

Morgan e Syria, fratello e sorella, avevano circa 7 mesi, Igor aveva poco più di 1 anno d’età; tutti e tre gli esemplari sono arrivati al Centro evidentemente debilitati e con diverse problematiche di natura sanitaria, richiedendo pertanto molte attenzioni e cure mirate.
In particolare i due maschi, Morgan e Igor, sono stati immediatamente sottoposti a specifiche terapie e integrazioni alimentari, somministrate per molti mesi, finalizzate proprio alla loro ripresa e ad uno sviluppo armonico dell’apparato muscolo scheletrico.

Syria

Syria è tra i tre esemplari quella che ha subito in misura minore le conseguenze della detenzione a cui sono stati costretti e fin da subito è stata in grado di apprezzare il nuovo ampio spazio a sua disposizione. Come per tutte le tigri, ha una grandissima predilezione per l’acqua e in particolare apprezza moltissimo la grande vasca che si trova all’interno della struttura: quando scorge i volontari che si avvicinano ama nascondersi ed entrare improvvisamente nell’acqua con un balzo con l’intento di bagnarli e pare divertirsi davvero moltissimo!

Ha un bellissimo carattere, è curiosa e molto attiva, soprattutto nei confronti dei suoi coinquilini e in particolare di Igor che coinvolge spesso nel gioco.

Ad agosto 2019, nei giorni successivi alla morte di Igor, Syria e Morgan si sono molto avvicinati e quando a novembre 2020 anche la salute di Morgan è peggiorata, Syria ne ha risentito molto.

Durante questo periodo, Morgan è stato separato da Syria per essere curato; spesso lei si avvicinava per “controllare” la situazione e non di rado l’abbiamo sentita chiamarlo.

Dopo la morte di suo fratello le abbiamo dedicato particolari attenzioni impegnandoci al massimo per garantirle sempre una vita nel pieno rispetto delle sue esigenze. 

Dopo un iniziale momento di difficoltà, Syria ha ritrovato un suo equilibrio e si è legata maggiormente a chi si occupa di lei; apprezza sempre molto gli arricchimenti che le vengono proposti così come i momenti di gioco con i volontari… seppur separati dalla rete!

Morgan

Morgan in questi anni ha avuto numerosi alti e bassi; ha continuato a seguire una specifica terapia e molte cose sono state fatte per cercare di risolvere la sua situazione. Nel 2011 infatti si era evidenziata un’evidente zoppia dell’arto anteriore destro che abbiamo continuato a tenere sotto controllo e a curare con terapie mirate; inoltre, vista la sua situazione, lo staff medico veterinario, in accordo con i responsabili del Centro, il 4 Settembre dello stesso anno, ha deciso di sottoporlo ad un delicato quanto valido intervento denominato Gold Implant (impianto di grani d’oro), una terapia antidolorifica che ha lo scopo di ottenere un controllo del dolore tramite stimolazione dei punti di agopuntura e/o terminazioni nervose e di creare un ambiente non favorevole all’infiammazione. Con questa tecnica si impiantano piccoli granellini di oro (24 carati) nel sottocute, nei muscoli, vicino a tendini e legamenti, in prossimità di articolazioni, nei punti dolenti o nei punti corrispondenti ad alterazioni radiografiche diagnosticate.
Il Gold Implant è quindi una terapia sistemica con effetto continuativo che serve a controllare il dolore, migliorare la postura nonché a prevenire e controllare molte artrosi. Questa tecnica è largamente diffusa all’estero e i suoi risultati documentati (anche nell’uomo), sono già stati riscontrati alcuni anni fa su un leone anziano ospitato in un’altra struttura italiana.

Fondamentale da quel momento in poi è stato stimolare Morgan nuovamente al movimento e ad immergersi nella vasca d’acqua presente all’interno della struttura che lo ospita e che viene riempita durante tutto il periodo estivo. Non possiamo negare che l’inverno ci fa sempre un po’ preoccupare; per Morgan l’arrivo del freddo rappresenta un momento molto delicato e, con i veterinari, abbiamo fatto molte valutazioni per supportarlo al meglio. 

A novembre 2019 Morgan ha fatto un check-up generale e purtroppo anche la TAC aveva confermato che, nonostante le terapie di supporto, le sue  problematiche osteoarticolari si stavano aggravando. Dopo un’estate molto tranquilla, all’inizio di novembre 2020 Morgan ha avuto un improvviso peggioramento delle sue condizioni generali mostrando nausea, difficoltà ad alimentarsi, difficoltà a camminare e un evidente deficit degli arti anteriori.

Vista la situazione i veterinari del Centro hanno scelto di procedere subito con una sedazione così da poter eseguire nuovamente un check-up generale e una TAC di controllo. L’esame ha confermato una grave osteoartrosi di entrambe le spalle, la presenza a livello cervicale di due ernie discali e una lieve dislocazione. Dopo i primi giorni di terapia intensiva, le condizioni generali di Morgan gradualmente sono migliorate: ha risposto alle terapie, riprendendo ad alimentarsi e – seppur a fatica – a muoversi. Monitorato costantemente, la sua gestione è stata chiaramente molto impegnativa e abbiamo sempre fatto il possibile per riuscire a curarlo e garantirgli una vita nel rispetto del suo benessere e delle sue esigenze.

A fine novembre 2020 purtroppo le sue condizioni sono peggiorate nuovamente e nonostante la continua assistenza dei curatori e dei veterinari, Morgan non ce l’ha fatta.

È stato un duro colpo per tutti noi, Morgan è stato un ospite speciale e ci siamo davvero legati a lui e al suo carattere mansueto ed equilibrato. La sua morte ha lasciato un grande vuoto, non solo in noi ma anche in Syria, sua sorella, che è rimasta sola. A lei abbiamo dedicato particolari attenzioni e abbiamo fatto il possibile perché non risentisse della situazione.

Da quando Morgan è con noi sapevamo che non avrebbe avuto una vita lunga, il suo corpo era molto provato, nonostante tutto ciò che è stato fatto per lui, portava i segni del suo passato. Come sempre vogliamo fare tesoro degli insegnamenti che ci regalano e ci lasciano questi animali e vogliamo andare avanti nelle nostre battaglie quotidiane portando con noi la forza, la perseveranza e la dolcezza che ci ha insegnato Morgan.

Igor

Igor è l’esemplare che ha risentito maggiormente delle pessime condizioni di detenzione all’interno del canile; immediatamente dopo il loro arrivo al Centro abbiamo infatti contattato il veterinario ortopedico e neurologo che collabora con noi e ci siamo attivati per procedere agli accertamenti necessari, e ci siamo subito resi conto che la situazione di Igor era piuttosto seria e che per lungo tempo avrebbe richiesto molte cure e un monitoraggio costante.

Igor ha avuto uno sviluppo corporeo molto scarso e le indagini effettuate ci hanno permesso di verificare che in passato ha avuto anche una frattura della colonna vertebrale che con il tempo si è evidentemente deviata.

Purtroppo in una sera di fine agosto 2019, Igor è venuto a mancare.

Al suo arrivo Igor era in condizioni molto critiche e in tutti questi anni lo abbiamo sempre aiutato con diverse integratori e terapie di supporto. Sapevamo che la situazione cronica di Igor, legata ai disturbi enterici e all’osteodistrofia non gli avrebbe consentito di diventare anziano tuttavia questo evento ci ha colto impreparati e ci ha colpito profondamente.

Nonostante la sua situazione clinica, Igor in queste ultime settimane non aveva mostrato alcun sintomo di malessere, né tanto meno comportamenti insoliti.

Infatti, il pomeriggio del giorno precedente alla sua morte, chi ha partecipato alla visita guidata ha potuto vederlo giocare e fare il bagno con Syria e solo due ore prima di lasciarci è andato incontro alle volontarie che si occupavano di lui facendo le fuse  e strusciandosi contro la rete che delimita la loro area.

L’autopsia ha evidenziato che Igor è morto per una clostridiosi iperacuta, una malattia infettiva di origine batterica che può colpire diverse specie animali; il clostridio è un batterio che si trova normalmente nel tratto intestinale di molti animali e può produrre delle tossine che colpiscono con grande rapidità più organi, tra cui anche il sistema nervoso centrale, e causare quindi una morte improvvisa.

Igor si è sempre distinto per la sua particolare calma, dote molto apprezzata da Morgan e spesso messa a dura prova da Syria, che cercava sempre di coinvolgerlo nei suoi giochi, a volte anche troppo vivaci. La sua morte ha lasciato davvero un grande ed improvviso vuoto, non solo tra tutti noi ma anche all’interno del suo gruppo, in particolare è stato Morgan, il suo compagno di bagni e dormite, a risentirne maggiormente.

Nei giorni successivi alla sua morte, Syria e Morgan si sono molto avvicinati e noi speriamo che, insieme, possano elaborare la perdita di Igor più velocemente e tornare presto alla normalità.

Come Centro in questi anni abbiamo cercato ogni giorno di occuparci di lui con la massima dedizione: Igor seguiva una dieta, cure e terapie specifiche. Questo gli ha permesso di condurre una vita serena negli undici anni che ha trascorso insieme a noi.

Ciao Igor, ci mancherai…

 

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