Il Centro nasce nel 1989 come Centro Recupero Fauna Selvatica in risposta alle numerose problematiche legate alla fauna selvatica autoctona, dovute alla crescente antropizzazione del nostro territorio e ad una carente tutela amministrativa.
Il continuo ritrovamento di animali feriti, in difficoltà o inurbati aveva infatti reso necessaria la creazione di un’unità di emergenza per la fauna autoctona dell’Appennino Tosco-Emiliano che provvedesse alla cura, alla riabilitazione e al reinserimento degli stessi nel loro ambiente.
Ad avventurarsi in questa impresa pionieristica sono i fondatori Rudi Berti e Mirca Negrini che, con sacrificio e dedizione, lo dirigeranno con l’aiuto della figlia Elisa e di un piccolo gruppo di volontari.
Nel novembre dello stesso anno, all’aumentare quotidiano delle richieste di intervento si sovrappone inaspettatamente il rapporto con la fauna esotica e la detenzione di animali pericolosi segnato dall’arrivo del primo cucciolo di leone.
È così che il Centro, primo in Italia, decide di attivarsi nella complessa e articolata attività di recupero di animali originari di altri paesi, importati illegalmente per lucro, divertimento, spettacolo e sfruttamento.
La graduale affermazione del Centro come punto di riferimento stabile per cittadini, Enti Pubblici, Forze di Polizia e Vigili del Fuoco porta, nel dicembre del 1993, all’accordo tra la famiglia Berti (fondatrice del Centro) e i volontari impegnati, alla fondazione dell’ Associazione Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica – Monte Adone.