Nell’estate 2014 si sono conclusi al Centro i lavori per la realizzazione dell’intera parte strutturale del Progetto Lupo Monte Adone.
Si chiama Just Freedom ed è una delle prime aree in Europa completamente dedicata alla cura e alla riabilitazione dei lupi e supportata da soli fondi privati.
Il Progetto Lupo Monte Adone del Centro ha catturato l’attenzione di Almo Nature, azienda leader nella produzione di pet food che, spinta da una filosofia di profonda attenzione verso il benessere degli animali, attraverso il suo “aLmore Fund Europe”, ha deciso di finanziarne il completamento delle strutture esclusivamente dedicate al recupero, alla cura, alla riabilitazione e al reinserimento in natura di lupi ritrovati feriti, in difficoltà o vittime di atti di bracconaggio.
Nell’ottobre 2014, grazie al finanziamento ricevuto da Almo Nature e al contributo del “5 PER MILLE DELL’IRPEF”, è stata inaugurata la struttura Just Freedom, una nuova area interamente dedicata alla cura e alla riabilitazione dei lupi.
Just Freedom sorge in una zona isolata e protetta del Centro ed è costituita da una struttura di prima accoglienza (a temperatura controllata) ideata per ospitare i lupi durante il periodo di cura e terapia; questa struttura comprende un’infermeria, dove i veterinari possono effettuare i necessari controlli senza spostare gli animali, e tre box di degenza dai quali, tramite un’apertura scorrevole, i lupi hanno l’accesso diretto ad un’area esterna di degenza e ambientamento.
Quest’area permette loro di poter iniziare la riabilitazione motoria, monitorati dallo staff che può intervenire agevolmente in caso di necessità. Immersi nel bosco, sono presenti inoltre due recinti di riabilitazione, uno dei quali già realizzato dal Centro nel 2012, dove gli animali vengono trasferiti non appena il loro percorso riabilitativo lo permette. Tutte le diverse aree sono collegate tra loro da un sistema di tunnel e scorrevoli per garantire la massima sicurezza nelle operazioni di gestione dei lupi in degenza.
Questa struttura rappresenta per il Centro, che da anni gestisce il recupero di esemplari di lupo, una svolta nella qualità della gestione di questa specie, le cui esigenze e caratteristiche comportamentali richiedono attenzioni del tutto peculiari durante le delicate fasi della degenza e della riabilitazione.
Recenti fatti di cronaca testimoniano un rapido ritorno di questo predatore nelle aree della nostra penisola che abitava un tempo. Il conseguente aumento dei ritrovamenti di esemplari in difficoltà ha così reso necessario un incremento delle azioni di tutela già esistenti.
Guarda il VIDEO che raccoglie le immagini del soccorso, della cura e del rilascio di alcuni dei lupi feriti di cui ci siamo occupati in questi anni!
I lupi che abbiamo recuperato e curato hanno risvegliato la sopita attenzione dell’opinione pubblica, diventando ambasciatori per la tutela della specie. La forza delle immagini e delle loro storie, ha conquistato la simpatia di diverse personalità, come il noto fotografo naturalista Stefano Unterthiner, che ha sostenuto il progetto fin dalle sue prime fasi.
Il Progetto Lupo Monte Adone è infatti un progetto di più ampio respiro, che prevede anche un’attenta attività di monitoraggio in natura degli esemplari riabilitati e rilasciati sul territorio, in collaborazione e grazie al fondamentale supporto tecnico del Wolf Apennine Center, nonché azioni di educazione e divulgazione con l’obiettivo di contribuire alla mitigazione dei conflitti, reali e potenziali, tra questo predatore e le categorie più sensibili.
Perché il lupo, si sa, perde il pelo, ma non il vizio.
E nasce così un’altra iniziativa, fortemente voluta dal Centro e condivisa da Almo Nature che, attraverso un’azione congiunta con il W.A.C. (Wolf Apennine Center), ha fornito ai pastori il cibo necessario al mantenimento dei loro cani da guardiania, in grado di fronteggiare il lupo e difendere le greggi in maniera naturale, come hanno sempre fatto in passato i loro antenati.
Ma per riabilitare l’immagine stigmatizzata del lupo cattivo bisogna partire “dal basso”. E non raggiungono il metro di altezza i bambini a cui si rivolgono le attività didattiche, ludiche e divulgative che ci vedono impegnati in prima linea.
La speranza è di formare una nuova generazione informata e consapevole, per restituire al lupo la libertà formale e intellettuale che secoli di pregiudizio gli hanno ingiustamente sottratto.
AGGIORNAMENTO 2021
A Febbraio 2020, grazie al finanziamento di LUSH, è stato realizzato il primo dei tre ampliamenti previsti per la struttura Just Freedom.
Questo nuovo spazio videosorvegliato, costituito da un recinto di riabilitazione di circa 225 mq con un nuovo box di degenza annesso, rappresenta per il Centro un importante traguardo poiché permette di aumentare la capacità di accoglienza di un sempre maggior numero di lupi vittime di incidenti stradali e atti di bracconaggio.
Ad oggi sono 99 gli esemplari che abbiamo recuperato, provenienti da tutta Italia. (aggiornamento al 28/02/2024).
La possibilità di curare e riabilitare esemplari provenienti da tutto il territorio nazionale rappresenta in molti casi un insostituibile riferimento per Regioni e/o Istituzioni locali che, all’interno del proprio territorio, non dispongono di centri autorizzati e specializzati nella riabilitazione di una specie che, per esigenze e caratteristiche comportamentali, richiede accortezze gestionali del tutto peculiari.
Tra i progetti futuri c’è quello di riuscire a realizzare anche gli altri due recinti di riabilitazione che aumenteranno lo spazio a disposizione dei lupi ospiti fissi del Centro: Ares, Ulisse, Alberta e Idro.
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