Storia di Piero

Piero al suo arrivo al Centro aveva circa 17 anni (anno stimato di nascita: 1980), si distingue nel suo gruppo per la sua estrema golosità che lo ha portato, spesso, ad avere qualche chilo di troppo.

Il suo modo buffo di rapportarsi con gli altri del gruppo e la profondità del suo sguardo, lo rendono davvero unico.

Compensa la sua scarsa avvenenza fisica con una grandissima dose di simpatia!

L’esuberanza che lo contraddistingue lo conduce a frequenti scontri con Baby, il maschio con il quale si contende la leadership del gruppo, scontri che finiscono sempre in lunghe sedute di grooming.

Adora lo yogurt e cerca sempre di rubare anche la porzione degli altri compagni, spesso riuscendoci!

Si dimostra molto interessato alla manipolazione di oggetti e agli arricchimenti, soprattutto quelli alimentari; trascorre molto tempo utilizzando i termitai che vengono predisposti per loro dai volontari. Si diverte moltissimo ad esibirsi spingendo un’automobile giocattolo che ci è stata regalata per lui.

Piero, con i suoi circa 38 anni, è oggi uno degli esemplari più anziani che ci sono stati affidati e i primi di gennaio del 2019 lo staff veterinario del Centro ha deciso di programmare una sedazione per effettuare una serie di controlli di routine.

Piero mostrava infatti una lieve difficoltà respiratoria all’osservazione e la cardiologa veterinaria del nostro staff, a seguito della visita, ha consigliato di effettuare anche una visita cardiologica, un’ecocardiografia e un elettrocardiogramma.

Abbiamo inoltre colto l’occasione di questa sedazione per effettuare alcuni ulteriori controlli a seguito dei quali è stata diagnosticata una sindrome cardio renale conseguente ad un’ipertensione.

E’ stato così impostato dai veterinari un preciso piano terapeutico che gli operatori del Centro stanno seguendo con grande attenzione.

Ad oggi Piero è stabile e dopo l’inizio delle nuove terapie ha mostrato un evidente miglioramento delle sue condizioni generali, è meno affaticato e più attivo ma, soprattutto, non ha perso la sua insaziabile golosità che però stiamo tenendo sotto controllo!

A fine aprile 2020 Piero ha avuto un grave scompenso cardiaco che, grazie all’attenzione dei curatori e all’intervento tempestivo dei veterinari, è stato stabilizzato. Da allora sono state aggiunte nuove terapie giornaliere ed è stato monitorato costantemente.

Dopo questo scompenso cardiaco che ci aveva fatto temere il peggio, nel corso dell’estate la cardiologa ha rivisto ulteriormente le sue terapie e le sue condizioni sono state buone: mangiava con appetito ed era molto attivo. Pur consapevoli della sua età, della gravità della sua patologia cronica e senza margine di guarigione, eravamo molto soddisfatti per la qualità di vita che riusciva a condurre.

I mesi sono trascorsi tranquilli, fino alla sera del 5 dicembre 2020; intorno alle 18, subito dopo la cena, Piero ha preso regolarmente le sue terapie, non mostrava nessun disturbo ed era piuttosto attivo. Poco dopo la curatrice si è accorta che Piero era accasciato sulla sua pedana, privo di vita. La cardiologa ha immediatamente ipotizzato che la morte così improvvisa sia stata verosimilmente riconducibile ad un arresto cardiaco conseguente alla sua patologia; l’autopsia lo ha confermato.

Al momento della sua morte anche gli scimpanzé dell’altro gruppo si sono subito avvicinati a lui dalla stanza adiacente, tentando  di “svegliarlo”. E’ noto come per gli scimpanzé l’elaborazione del lutto richieda tempo; ogni volta in cui un individuo è venuto a mancare, infatti, abbiamo lasciato loro il tempo necessario di toccarlo e comprendere l’accaduto.

Piero con la sua dolcezza e la sua spiccata personalità ci mancherà davvero tanto.

Da settembre 2020 è in corso il progetto di tesi di una studentessa portoghese che sta effettuando le osservazioni dei comportamenti di affiliazione/aggressività tra i due gruppi di scimpanzé presenti al fine di valutare la possibilità di creare un unico gruppo sociale. Le osservazioni della studentessa sono risultate molto preziose proprio per valutare anche eventuali cambiamenti a seguito della morte di Piero e per valutare la possibilità, le modalità e il momento migliore per inserire Bambi, rimasto solo, con gli scimpanzé dell’altro gruppo (Dani, Cico e Jimmy).

 

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